Come funziona l’impianto di allarme wireless per la casa
Ricordi quando i nostri nonni si allontanavano da casa senza chiudere a chiave o addirittura lasciando il portone aperto? Un’abitudine impensabile per noi che, nostro malgrado, inciampiamo in notizie di furti e aggressioni. Oggi la necessità di proteggere affetti e casa è diffusa tanto tra i piccoli appartamenti del centro città, quanto tra le ville isolate, e vale sia per chi vive al piano terra, che per chi si trova ai piani alti: di conseguenza, sempre più persone decidono di installare un impianto di allarme in casa.
I sistemi di allarme aiutano a sentirsi più tranquilli e sicuri non solo quando l’abitazione resta incustodita, ma pure nelle ore notturne, quando siamo più vulnerabili. Più che impedire intrusioni, come nel caso di cancelli, porte blindate e finestre con inferriate o vetri antisfondamento, il loro scopo è segnalare ai proprietari, al vicinato e alle forze dell’ordine i tentativi di effrazione o la presenza di estranei nella proprietà, in modo da intervenire prontamente.
Fonte: Pinterest
Com’è fatto un impianto di allarme per la casa
A prescindere dal loro funzionamento, i sistemi di allarme sono composti da 3 elementi base:
- centralina: è il cuore dell’impianto, la componente che elabora le informazioni e, in caso di intrusione, trasmette i comandi necessari
- sensori: sono gli elementi attraverso cui l’impianto può percepire pericoli e presenze indesiderate
- dispositivi sonori: quando la centralina li attiva in seguito ad eventi sospetti generano un allarme sonoro molto forte che, oltre a mettere in fuga i malintenzionati, raggiunge chiaramente chiunque si trovi nelle vicinanze per far scattare i soccorsi.
Alcuni sistemi prevedono anche videocamere di sorveglianza alle quali, nelle tecnologie più moderne, è possibile collegarsi da remoto tramite smartphone o pc, vedendo in tempo reale cosa succede nell’abitazione. Gli impianti avanzati come questi possono anche essere integrati nella domotica della casa, laddove presente.
Tramite le componenti base gli impianti di allarme controllano la proprietà sia per quanto riguarda il perimetro (impianti perimetrali), che gli interni dei locali (impianti volumetrici) e, se previsto tra le funzioni, quando necessario inviano chiamate e messaggi di avviso ai numeri di telefono selezionati, tra cui quello delle forze dell’ordine.
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Impianto di allarme wireless o cablato?
Oltre a differenziarsi tra perimetrali e volumetrici, i sistemi di allarme per la casa cambiano pure per il tipo di installazione e il modo in cui le componenti sono collegate tra loro. In particolare, distinguiamo tra:
- impianti di allarme wireless, in cui gli elementi comunicano via radio senza collegamenti fisici
- impianti di allarme cablati, dove sono previsti cavi per l’alimentazione elettrica e tra le parti dell’impianto.
Il fatto che l’allarme wireless non abbia cavi di alcun tipo (neanche per l’alimentazione, dato che sfrutta batterie che durano circa 2 anni) lo rende molto pratico perché può essere installato rapidamente e senza opere murarie, risparmiando sulla manodopera. Inoltre, gli impianti wireless possono essere ampliati in qualsiasi momento aggiungendo ulteriori componenti, cosa più difficile da fare in un impianto cablato.
In commercio si possono trovare impianti di allarme wireless fai da te per i quali non è necessario rivolgersi a tecnici, ma prima di acquistare un qualsiasi sistema di allarme è bene tenere presente che quelli molto economici potrebbero non trasmettere su doppie o triple frequenze, opzione riservata a modelli più sofisticati. Ciò aumenta il rischio che l’impianto subisca sabotaggi perché manca un sistema di sicurezza per aggirare le interferenze radio capaci di manometterlo. Questo processo, definito jamming, è in grado di oscurare una o più frequenze radio e la centralina dei migliori impianti wireless è programmata per far scattare l’allarme, nel caso si verifichi.
Un simile problema è inesistente negli impianti di allarme cablati, poiché i dati vengono trasmessi via cavo: in tal caso i rischi di manomissione si limitano a quelli fisici, contro cui sono previsti meccanismi di difesa anti-perforazione, anti-strappo, anti-apertura e anti-schiuma.
Va anche precisato che i sistemi di allarme cablati sono più comodi da installare in fase di costruzione o ristrutturazione dell’immobile, dato che i collegamenti via cavo comportano interventi edilizi importanti, perciò non sono adatti alle esigenze di tutti.
A prescindere dal tipo di allarme che si vuole installare in casa, tutti i modelli permettono di usufruire delle agevolazioni fiscali al 50% sui costi di sopralluogo, installazione e materiali: un vantaggio molto interessante se stai pensando di migliorare il comfort della tua casa con questo accessorio!
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