Come funziona la sospensione dei mutui prevista dal decreto Cura Italia
Martedì 17 marzo è entrato in vigore il cosiddetto decreto Cura Italia, un insieme di misure rivolte a sanità, imprese e famiglie per fronteggiare il difficile quadro economico sorto in Italia a causa dell’emergenza Coronavirus.
Da quando il nostro Paese è diventato un’unica “zona protetta”, le attività non essenziali sono state bloccate su tutto il territorio, mentre il sistema sanitario continua a sostenere una pressione senza precedenti: scopo del decreto Cura Italia è agire su queste criticità con interventi massicci ed eccezionali. I provvedimenti sono numerosi e toccano vari ambiti: questo articolo si concentra su quelli che riguardano i mutui per l’acquisto della casa, analizzando le agevolazioni previste, i requisiti per ottenerle e le modalità di richiesta.
Sospensione mutui per emergenza Coronavirus: cosa cambia
Con il decreto Cura Italia la sospensione del mutuo prima casa può essere richiesto per massimo 2 volte e per un periodo complessivo di 18 mesi, dimostrando che le difficoltà economiche in cui il beneficiario si trova dipendono dalle misure adottate per l’emergenza Coronavirus. In realtà, anche prima di questa crisi era possibile usufruire della sospensione del mutuo grazie al Fondo di Solidarietà noto come Fondo Gasparrini, ma ora vengono fissate nuove condizioni per accedervi:
- non sarà più necessario possedere un ISEE inferiore ai 30000 euro
- fino a dicembre 2020 il Fondo accoglierà anche le richieste di lavoratori autonomi e liberi professionisti, mentre prima era limitato ai beneficiari che vedevano cessare il proprio rapporto di lavoro subordinato o parasubordinato e a chi entrava in difficoltà per invalidità o decesso di uno dei beneficiari
- potranno usufruirne anche i lavoratori dipendenti che hanno subito una sospensione o una riduzione dell’orario di lavoro per almeno 30 giorni.
Le condizioni di sospensione mutuo prima casa per lavoratori dipendenti
Con il decreto Cura Italia i lavoratori dipendenti che beneficiano di un mutuo prima casa potranno richiedere la sospensione delle rate presentando una dichiarazione dell’azienda che certifichi la loro condizione, da imputarsi all’emergenza Coronavirus.
Le condizioni di sospensione mutuo prima casa per lavoratori autonomi e liberi professionisti
Il decreto Cura Italia concede fino a dicembre 2020 la sospensione del mutuo prima casa anche a a lavoratori autonomi e liberi professionisti, purché questi che autocertifichino una riduzione del fatturato di oltre il 33% tra un trimestre successivo al 21 febbraio 2020 e l’ultimo trimestre del 2019, riduzione ovviamente da imputarsi alle misure dettate dall’emergenza Coronavirus.
Come chiedere la sospensione del mutuo prima casa per Coronavirus
Come avveniva prima del decreto Cura Italia, la domanda di sospensione mutuo prima casa, completa della documentazione necessaria, continuerà ad essere inoltrata direttamente alla banca interessata. Documenti, requisiti e modalità per presentare la richiesta sono disponibili sul sito Consap.it , la società che gestisce il Fondo di Solidarietà.
Per restare aggiornato su norme e agevolazioni fiscali che riguardano la casa, inserisci la tua mail nel modulo “Newsletter” che trovi in questa pagina: inizierai presto a ricevere via mail le news interessanti per te. Puoi anche interagire con noi ed essere sempre informato sulle soluzioni immobiliari disponibili ad Ancona e provincia mettendo “Mi piace” alla nostra pagina Facebook: inizia subito a seguirci!