Respirare aria pulita in casa con il purificatore d’aria
Tra lavoro, riposo notturno e impegni quotidiani, la maggior parte delle nostre giornate si svolge in luoghi chiusi come uffici, case, supermercati, scuole e palestre. Il fatto di trovarci al chiuso però non ci protegge dall’inquinamento delle città, anzi: chi si preoccupa solo dell’inquinamento esterno spesso ignora i rischi dell’inquinamento indoor, tipico degli spazi confinati.
Inquinamento outdoor e indoor: le differenze
In misura variabile da zona a zona, l’aria che respiriamo è affetta dall’inquinamento outdoor, causato da fattori tra cui smog, attività industriali e prodotti chimici usati in agricoltura. Quando l’aria esterna entra in un qualsiasi locale chiuso porta con sé tali agenti inquinanti, perciò questi si ritrovano anche nell’inquinamento indoor.
La differenza consiste nel fatto che, al chiuso, gli elementi nocivi per la nostra salute acquisiscono una maggior concentrazione, soprattutto se consideriamo anche l’azione di tessuti e arredi che assorbono polveri, pollini, fumo di sigaretta e altri allergeni.
Infine, la scarsa aerazione degli ambienti ne aumenta il tasso di umidità e il conseguente rischio di muffe, in particolare in stanze come bagno e cucina, dove vapori e fumi abbondano. Paradossalmente, i luoghi all’apparenza più salubri possono rivelarsi quelli dove respiriamo l’aria più inquinata!
Fonte: Pinterest
I sistemi per respirare aria pulita in casa
Per limitare l’inquinamento indoor possiamo seguire alcune buone abitudini:
- aerare bene gli ambienti, soprattutto se si usano prodotti chimici per le pulizie
- oltre ad aprire le finestre, utilizzare la cappa aspirante mentre si cucina e pulirne periodicamente i filtri
- aprire le finestre dopo aver utilizzato il bagno per farne uscire l’umidità e le sostanze contenute in deodoranti, profumi e lacche
- preferire arredi in materiali naturali
- usare periodicamente l’aspirapolvere per pulire tende, materassi, divani e tappeti
- prediligere l’aspirapolvere ad acqua a quella con sacchetto
- abbellire la casa con piante capaci di depurare l’aria, tra cui Ficus, Spatifillo e Gerbera.
Se però vogliamo rendere queste norme ancora più efficaci, possiamo ricorrere all’uso di un purificatore d’aria.
Fonte: Pinterest
Caratteristiche dei purificatori d’aria
In commercio ne esistono di varie forme, colori e dimensioni, ma più che al design ciò a cui bisogna prestare attenzione quando si acquista un purificatore d’aria sono i filtri, perché soltanto un apparecchio dotato di filtri di qualità garantisce prestazioni ottimali.
Gli studi scientifici a riguardo sono ancora limitati per affermare con sicurezza quanto i purificatori d’aria siano efficaci nella prevenzione di asme e allergie, ma gli esperti concordano sul fatto che i migliori prodotti sono quelli con filtri HEPA, acronimo di High Efficiency Particulate Air filter. Tali filtri sono capaci di intrappolare particelle minuscole ripulendo l’aria da gran parte delle sostanze inquinanti e possono durare anni prima che sia necessario sostituirli.
In alternativa, ci si può orientare su purificatori d’aria con filtro elettrostatico, le cui prestazioni sono analoghe ai filtri HEPA ma richiedono sostituzioni periodiche dopo alcuni mesi.
Vista l’importanza della corretta manutenzione dei filtri, una vera e propria svolta potrebbe essere rappresentata dai purificatori d’aria con filtri provvisti di lampade UV che li mantengono batteriologicamente puliti, impedendo a questi strumenti di diventare vere e propria spugne imbevute di batteri e sostanze nocive per la nostra salute.
Fermo restando l’utilità di condizionatori e deumidificatori per migliorare la qualità dell’aria che respiriamo in casa e la necessità di seguire corrette abitudini, il purificatore d’aria può rivelarsi un valido alleato per chi è particolarmente attento alle problematiche dell’inquinamento indoor, sempre a condizione che si scelgano strumenti affidabili!
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